Mi metterò dietro alle vostre poste
e v’indurrò per volte e giravolte,
per fossi, rovi, sassi, macchie e fratte.
Ora sarò un segugio, ora un cavallo,
ora un maiale, ora un orso che balla,
ora v’apparirò fatua fiammella,
or m’udrete latrare oppur nitrire
ad ogni svolta, e ruggire e grugnire
come un cane, un cavallo, un porcospino,
un orso, una fiammata, a voi vicino
Puck
in
W. Shakespeare,
Sogno di una notte di mezza estate,
Atto Terzo, Scena I
1. Mani di fata
… la misteriosa.
Già con Riccardo Colosio avevo girato a lungo alla base di Alkekengi alla ricerca di questa evanescente via. Ci eravamo arenati sotto un muro tagliato da una vena obliqua di quarzo che non si concesse nemmeno in artif.
Così è oggi con Gianluca. Leggi tutto “Sogno di un giorno di inizio autunno”