Terra di Mezzo – Valle dell’Opol (BS)

Bellissima falesia con muri tecnici entusiasmanti, vicinissima all’auto, anch’essa in apparenza senza visitatori almeno nel giorno nel quale abbiamo effettuato la ricognizione.
I due tentativi su “Trenta Denari” non ci hanno permesso di sciogliere i dubbi della vecchia guida sul grado di questa magnifica via di precisione e resistenza.
Tre sequenze molto sostenute ciascuna più facile del singolo di “Re Lucertola” ma più difficile del chiave di “Gondor” impediscono la certificazione del grado.
Chiederemo lumi al prestazionante Stefano Maffi o all’ignoto arrampicatore che ha lasciato sbuffi di magnesite sulle prese e la sta lavorando o l’ha già chiusa.

Sebino – Valle dell’Opol (BS)


Falesia molto frequentata a metà valle, con roccia molto articolata, buona e ben ripulita, ma con qualche rischio di stacco nei passaggi di stagione.
È buona norma bussare, prima di tirare pilastrini e scaglie.
Il ghiaccio d’inverno e la vegetazione d’estate fanno il loro lavoro senza tregua.

Guantanamo – Valle dell’Opol (BS)

Nei miei giri di quest’ultimo anno mi sono fatto l’idea che esistono tre tipi di falesie:

  • le falesie per falesisti, in genere a non più di 15′ dall’auto, su roccia da buona a ottima o comunque ben ripulita e con protezioni non sempre corte, ma comunque solide e sicure; ottime per fare difficoltà in condizioni di sicurezza; Leggi tutto “Guantanamo – Valle dell’Opol (BS)”

Meta – Valle dell’Opol (BS)

Trovare quasi deserta Meta sa tanto di segno dei tempi. E infatti la vegetazione si sta riprendendo i suoi spazi alla base della parete, soprattutto a dx.
Dove saranno andati gli arrampicatori che popolavano questa bella falesia con molte vie dai gradi intermedi fino a due anni fa?
Che sia una dimenticanza momentanea?
A ogni modo, per quanto il muro ad angolo di Meta non abbia la compattezza delle regine della Valle, merita una visita sia per i numerosi 6a e 6b e per alcuni tiri di grado 7 di sicuro interesse.
E c’è anche qualcosa di più impegnativo.
Occhio alla roccia nei passaggi di stagione.

Cava di Virle – Rezzato (BS)

Uno dei luoghi storici dell’arrampicata sportiva bresciana.
Marmo unto, prese piccole, continue placche strapiombanti: c’è tutto per allenarsi a “tenèren“, come direbbe Ralf.
La recente richiodatura di gran parte delle soste e la sostituzione di alcune vecchie protezioni rilanciano la Cava come laboratorio per eccellenza dell’alta difficoltà in provincia.
Per sostenere i lavori con un contributo ci si può rivolgere a Nicola S., Saverio S., Franco S.

Canyonvic – Caionvico (BS)

Uno dei settori più frequentati dagli arrampicatori bresciani, soffre di eccessivo utilizzo e ha alcune vie da risistemare, ma resta un bel posto tranquillo se vi si sale negli orari più improbabili.
Altrimenti la coda su alcune vie è garantita.

Peppiniell – Alta Valle dell’Opol – Piovono Pietre

Il cartello alla base della parete lo spiega chiaro: roccia delicata.
E così è.
Nella nostra ricognizione abbiamo schivato vari oggetti volanti non identificati. Forse per questo la falesia, dedicata a Beppe Chiaf, è abbandonata, nonostante la chiodatura non così lontana nel tempo.
Peccato, perché alcune vie sono belle e su roccia buona.
Noi abbiamo ripetuto una via nuova dalle parti di Yoda (6a+), Gregnapola (6c), Brekka (6b+) e Murcielago (7a).
E abbiamo scoperto che ci sono altri cantieri a sx di Pacifico, sopra Minions 1 e tra Corna Scundida e Minions 1.
Non è mai finita…

Parete dei Nibelunghi – Lavenone (BS)

Bella falesia valsabbina indicata per le stagioni di mezzo e l’inverno nelle giornate di sole, una delle molte dimenticate delle Prealpi Bresciane.
E, da informazioni di Ricky, ce ne sono almeno 3 nuove.
Mi sa che la guida uscirà in versione enciclopedica.
Roccia a buchi, magnifica a dx e meno magnifica a sx.

La scarsa memoria a breve termine è colpa del coviddi, che adesso non c’è più, ma una volta c’era.

Loverina – Lovere (BG)

È passato ormai un mese dalla nostra visita a questa bella falesia di calcare e conglomerato sotto i Corni di San Giovanni.
L’arrampicata è piacevole e alterna tratti tecnici a tratti esplosivi su brevi boulder. E il posto è molto panoramico.
Intricato l’accesso per strade e stradine sopra Lovere.
Evitare di passare nelle ore di punta per il noto centro turistico della costa Bergamasca del Lago d’Iseo; si rischia di impiegare più tempo per percorrere il lungolago che per arrivare fino a inizio paese.
E riservare il posto alle mezze stagioni e d’inverno. In estate tende a essere un po’ caldino.

Come è ovvio, la falesia, essendo bergamasca, non rientrerà nella guida delle Valli Bresciane.