Mai gridare al lupo

 

 


o nessuno
ti crede

 

1. Aprire, dolce dormire

“Ma non ti dispiace che nessuno vada a ripetere le vie che hai aperto?”, chiede Gianluca a bruciapelo.

Ci penso un po’…
A dire il vero non so come rispondere. Leggi tutto “Mai gridare al lupo”

Diedromania

 

Tu sei diventato per me
un torrente infido

 

Ger 15,18

***

Aιων παις παιζων πεσσευων
παιδος η βασιληιη

Aion è un fanciullo che gioca
muovendo le tessere di una scacchiera;
di un bambino è il regno

Erakleitos,
Diels-Kranz 22 B 52

***

“Alcuni,” disse il Mullah tra sé un giorno, “sono morti mentre sembrano esser vivi. Altri, invece, sono vivi anche se sembrano essere morti. Come facciamo a capire se un uomo è vivo o morto?”
Ripeté quest’ultima frase così ad alta voce che sua moglie sentì.
Gli disse: “Sciocco! Se mani e piedi sono abbastanza freddi, tu puoi essere sicuro che è morto.”

Dopo non molto tempo Nasrudin stava tagliando legna nella foresta quando si accorse che le sue estremità erano quasi gelate per il freddo.
“La morte,” disse, “sembra che mi colga. I morti non tagliano legna; si sdraiano composti perché non hanno bisogno di movimenti fisici.”
Si sdraiò sotto un albero.

Un branco di lupi, resi più determinati dalle loro sofferenze durante quel rigido inverno, e credendo l’uomo morto, si avventarono sull’asino del Mullah divorandolo.

“Così va la vita!” pensò il Mullah; “Una cosa ne condiziona un’altra. Se solo fossi stato vivo, non vi sareste presi queste libertà col mio asino.”

Le storie del mullah Nasreddin

 

1. La bolla

Questo diedro era ingannevole già visto da sotto: nonostante il VII+/A1 della relazione, sembrava facile.
E adesso che ci sono in mezzo, lo è ancora di più.
Ingannevole, dico.
Le fessure che ne attraversano il lato sinistro alternano la tonalite solida a strati della consistenza del cartone. Quindi bisogna stare attenti con le protezioni: un friend o un nut nel punto sbagliato, un volo… E la fessura si apre. Leggi tutto “Diedromania”

Zen Zero

Io pongo oggi davanti a te
la vita e il bene,
la morte e il male
[…]

scegli dunque la vita,
perché viva tu
e la tua discendenza

Dt 30, 15.19

1. L’Alba del Nibbana

Era per non scrivere che avevo ripetuto per l’ennesima volta “L’Alba del Nirvana” (Tempio dell’Eden, Val di Mello) non per la linea originale, ma per la variante a dx del chiave, già descritta da altri ripetitori.

Erano con me Silvia e Lorenzo, in preparazione ad ArrampicAnde.

Leggi tutto “Zen Zero”

Tony il Telefonista

1. Dubbi

Non è facile capire quali siano davvero i limiti funzionali di una persona che manca di un arto o che non ci vede.

Per uno sportivo nel pieno delle sue facoltà tutto è possibile.

Ma se una gamba non c’è o se per salire devo affidarmi solo a tatto e udito, come me la cavo? Leggi tutto “Tony il Telefonista”

King Line

L’entropia di un sistema isolato
lontano dall’equilibrio termico
tende ad aumentare nel tempo,
finché l’equilibrio non sia raggiunto

Secondo principio
della termodinamica

Sono un povero straniero in cammino
attraverso un mondo di dolore
Non c’è malattia, fatica o pericolo
Nella terra luminosa in cui vado

Wayfaring Stranger
16 Horsepower, Secret South (2000)

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Geronimo

Il significato di “Goyathtlay”
è
“Colui che sbadiglia”

***

Non mi sarei mai dovuto arrendere.
Avrei dovuto combattere
finché non fossi rimasto
l’ultimo uomo vivo

Ultime parole riportate di
Goyathlay – Geronimo
leader e sciamano chihuahua Leggi tutto “Geronimo”

ArrampicAnde 2017

E, allora, di nuovo, il nostro personero impazzì. Prese a ridere piano piano, poi più forte e più forte ancora. Di colpo si butto il poncho sulla schiena che tremolava alle sue sghignazzate. E dinanzi allo spavento di Wiszozorro iniziò il suo ballo.

Wifala, Wifala“, gridò.

Il fumo della danza lo avvolse. Non lo si vedeva più. Il suo poncho era un turbine di colori vorticanti. Senza cessar di danzare, scese lungo il pendio. Come una torcia passò bruciacchiando gli eucalipti.

[…]

Bruciò la masseria di Polidoro Quinto. Wìfala! Calcinò il gigantesco pisonay del cortile dei Requis. Wìfala! Evaporò l’acqua che scorre per Altomachay. Wìfala! Bruciacchiò la facciata del Municipio.

[…]

Nelle case dove festeggiavamo cominciammo a sudare. […] Il soffocamento divenne intollerabile: ci costrinse a uscire. Allora vedemmo! Tutta la gola stava ardendo! Un serpeggiar di colori avanzava incendiando il mondo!

Manuel Scorza, Cantare di Agapito Robles, Milano, Mondadori, 1977, pp. 232-233

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Sette 7a

… e me ne andrò. Ma gli uccelli rimarranno, cantando:
e il mio giardino rimarrà, col suo albero verde,
col suo pozzo d’acqua.

[…]

Le persone che mi hanno amato moriranno,
e ogni anno la mia città si rinnoverà.
Ma il mio spirito vagherà sempre nostalgico
nello stesso nascosto angolo del mio giardino fiorito.

Juan Ramon Jimenez,
El Viaje Definitivo

Soundtrack – Heart Beat, Pig Meat
Zabriskie Point – Pink Floyd [1970]

Uno – Un altro me stesso…

… più giovane, mi guarda da una foto in camera mia.

Lo sguardo arriva da quasi trent’anni fa. Leggi tutto “Sette 7a”

Stelle di Polvere

E se, al cadere della notte tiepida,
sentirai il suono d’argento di un tempo così strano,
canta per me, canta per me,
quando il grasso, vecchio sole tramonterà

Pink Floyd,
Fat Old Sun,
Atom Heart Mother [1970]

Uno – Fat Old Sun

Guardando il sole sorgere dietro le colline a est, mi viene in mente la nota vecchia canzone dei Pink. Anche se il brano racconta di un tramonto d’estate. Leggi tutto “Stelle di Polvere”