Non sempre si può rivelare l’accesso a una falesia e la sua ubicazione.
E non solo perché, come è capitato per Corna Scundida, si rischia di creare affollamento.
Ma anche perché a volte gli apritori non lo desiderano.
È il caso di questa parete attrezzata in terra incognita, sulla quale rispetto il silenzio richiesto da chi ha chiodato.
Segnalo anche un problema di non facile soluzione riscontrato nella location: la scarsa tenuta all’umidità dei tronchi usati per i gradini e i gradoni di contenimento di terra e sassi, che spesso causa problemi di durata a sentieri e piazzole sotto la parete.
In alcuni siti (Cogno, Corna 23) sono state utilizzate gabbie metalliche o barriere di legno trattato. Tuttavia la soluzione non è praticabile ovunque per difficoltà di accesso o di trasporto, per il peso e per i costi.
Quindi, sempre in campana a sentieri d’accesso con gradini e pareti con piazzole create con supporti di legno.
E mai farsi trovare in falesie sotto canali durante un temporale intenso, come quelli che capitano in questa turbolenta e imprevedibile fase climatica.
Il rischio di piene improvvise di tronchi e sassi, oltre che d’acqua, non è del tutto remoto.